Luca & Federica

Se volete contribuire a realizzare il loro sogno, potete farlo seguendo queste indicazioni

 

SPOSI
  • NOMI

    Luca & Federica

  • DATA

    30 Agosto 2019

  • LUOGO

    Foggia

  • MESSAGGIO

    Grazie per averci dedicato un pensiero

COORDINATE BANCARIE
  • IBAN

    IT 26 X 01030 15700 000001008059

  • BANCA

    Monte dei Paschi di Siena

  • INTESTATARIO

    Gefra snc

  • CAUSALE

    Nomi Sposi e data matrimonio

 

ITINERARIO DI VIAGGIO

Giappone, Cina, Dubai: essenze di incensi

Giappone: un viaggio alla scoperta del Giappone si tramuta nella scoperta di un altro pianeta. Un incantevole percorso in bilico tra un passato millenario, ancora gelosamente custodito, ed un futuro avveniristico inimmaginabile. Esplorare il Giappone significa lasciarsi incantare da paesaggi fiabeschi e coccolare da un’ospitalità inaspettata, lasciarsi stupire da un’organizzazione perfetta e viziare da una cucina prelibata. Il tutto a bordo dei famosi Shinkansen, i treni proiettili più veloci e puntuali al mondo. Un’esperienza nell’esperienza in cui le emozioni non saranno mai troppe. E la tradizione va in scena.

Cina: “La Cina è l’indispensabile altro che l’occidente deve incontrare per prendere davvero coscienza dei limiti del suo io culturale”. L’ultima delle grandi civiltà del passato ed una delle più potenti e vitali del presente, in Cina ogni viaggio è sempre il primo: originale, diverso, grandioso, illuminante, radicale. In Cina si può avere tutto, tranne la paura di perdersi nell’immensità dei suoi territori.

Dubai: mille e una notte non basterebbero per scoprire tutte le meraviglie di questa parte di mondo. La fragranza delle essenze dei Souk, il tintinnio delle cinture delle danzatrici del ventre, il gusto intenso dello Shai, una terra di contrasti dove la modernità estrema, il lusso e la realtà cosmopolita si fondono con la tradizione araba e deserti senza tempo. Per molti è la quintessenza del lusso. Per altri un inspiegabile enigma. Sicuramente un must per chiunque

PROGRAMMA DI VIAGGIO Partenza 02 Settembre 2019

1 GIORNO: Roma – Dubai – Tokyo     

Disbrigo delle formalità di imbarco e partenza dall’aeroporto di Roma Fiumicino con volo EK 98 delle ore 15:25 diretto a Tokyo via Dubai.

2 GIORNO: Tokyo

Arrivo previsto a Tokyo alle ore 17:15. Accoglienza ed incontro con l’assistente locale. Trasferimento all’Hotel Citadines Central Shinjuku, nell’omonimo quartiere che ammalia con luci al neon, gigantesche scritte colorate, mega schermi, musichette e suoni di ogni tipo, voci di venditori e grattacieli. Gente, gente ovunque. Boutiques e centri commerciali sotterranei si sviluppano tutto intorno alla sua stazione, già di per sé dedalica. Infatti la Shinjuku Station è attraversata ogni giorno da più di 2 milioni di persone. A Shinjuku si trova il celebre Tokyo Metropolitan Government che permette di ammirare gratuitamente, dai suoi 200 metri d’altezza, tutta la città. Al tramonto è assolutamente meraviglioso e con un po’ di fortuna si può riuscire a vedere la sagoma del timido Monte Fuji. In questo quartiere si trova il Park Hyatt Tokyo dove è stato girato il film Lost in Translation.

3 GIORNO: Tokyo              

Tokyo, dove è sempre già domani, un’esplosione di energia pura. Lo stile di Tokyo riflette l’anima stessa della città: caleidoscopico ed in continuo movimento. Una megalopoli futuristica ed eccentrica, dinamica e coinvolgente che non si assopisce mai. Città sterminata e veloce dove tutto è così paradossalmente vicino grazie alla più imponente, estesa ed efficiente rete di trasporto pubblico al mondo; un groviglio di linee ferroviarie e metropolitane, bus e traghetti cittadini che diventa istantaneamente un divertente rebus da risolvere. Una capitale, una città dove il rispetto del prossimo è alla base della convivenza tra quasi 20 milioni di abitanti, dove per strada il cellulare è in modalità silenziosa, dove non si parla a voce alta ed il rispetto della fila è sacro. Culla di tendenze che vanta la maggior concentrazione al mondo di ristoranti pluristellati, è una megalopoli complessa e veloce ma al tempo stesso inaspettatamente sicura che non lascia spazio a degradi, ghetti e periferie nemmeno allontanandosi dal centro, anche se di centro non si può parlare: la città è frutto della fusione di innumerevoli quartieri talmente grandi da costituire ognuno di essi una città, ognuno con il suo stile e la sua anima. Dall’antica Asakusa alla romantica baia di Odaiba, passando per l’elegante Ginza e la giovanile Roppongi approdando infine nell’esplosiva Shibuya e nella turistica Shinjuku.

4 GIORNO: Tokyo – Hakone – Monte Fuji  

Trasferimento da Tokyo per Hakone, una bella località sul lago Ashi circondata da montagne e colma di onsen. È prevista una navigazione di 45 minuti attorno al lago e poi la salita in funivia ad Owakudani, una valle ricca di fenomeni vulcanici. Infine, visita al Monte Fuji, la vetta più alta del Giappone (3.776 metri) che i Giapponesi considerano sacra. La salita è divisa in 10 fermate e fino alla quinta stazione (2.305 metri) è possibile arrivare in bus e poi, chi vuole, può proseguire a piedi fino alla vetta. Un detto giapponese recita: “Chi scala il Monte Fuji una volta nella vita è un saggio, chi lo scala due volte è un folle”.

5 GIORNO: Nikko – Cascate Kegon – Lago Chuzenji

Giornata interamente dedicata alla visita di Nikko, una cornice di colline boscose a soli 120 chilometri da Tokyo. Il santuario principale, quello che ha regalato popolarità alla città, è il Tempio di Toshogu, Patrimonio dell’Umanità. Già all’ingresso si viene rapiti dalla magnificenza dei 34 metri di altezza della pagoda, infatti ben 15.000 persone si adoperarono per la sua costruzione. Ma l’ingresso è solo il preludio: accedendo dal torii, la porta d’entrata, l’attenzione viene catturata dalle infinite, minuziose quanto magistrali rifiniture di cui tutto il santuario è immensamente ricco. In questo tempio è presente la raffigurazione delle 3 scimmiette “non vedo, non sento e non parlo” che secondo Confucio significano “non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male”. Si prosegue con la visita delle Cascate Kegon, alimentate dal Lago Chuzenji. Una vera esplosione di colori, energia ed emozioni, un bellissimo connubio tra natura e spiritualità.

6 GIORNO: Tokyo 

Giornata dedicata alla visita di Ginza. Miniera d’argento perché ce n’era una nel ‘600. Gli anni venti sono stati gli anni d’oro di Ginza. Gli uomini erano al vertice del successo, sofisticati ed affascinanti. I cafè dove ragazze carine “servivano da bere” erano la più grande attrazione. Oggi i cafè sono chiamati Hostess Bar e sono un ritrovo per uomini d’affari di mezza età. Ginza è il classico quartiere di negozi prestigiosi e per questo potrebbe sembrare un posto caro, ma per fortuna ci sono delle cose da fare a poco prezzo: visitare il Forum, un centro convegni molto conosciuto per la  sua sagoma a forma di cubo e l’ala a vetrate che lo fanno sembrare una  nave; ammirare le splendide gallerie d’arte; prendere un gadget della Sony; andare al mercato del pesce Tsukiji dove, ogni mattina alle 05:00 in punto, ha luogo la tradizionale asta per comprare il maguro (tonno). Sempre in questo quartiere si trovano gli appartamenti-capsula ovvero il primo tentativo di capsula nella quale vivere. Poco distante da Ginza si trova il Palazzo Imperiale, prima chiamato Castello di Edo.

7 GIORNO: Tokyo – Kanazawa

Partenza con lo Shinkansen per Kanazawa. Incastonata tra il mare e le Alpi giapponesi, è stata edificata nel XV secolo attorno all’imponente Castello fino a diventare nell’Ottocento la quarta città più grande del Giappone. Sfuggita in seguito alle distruzioni della Seconda Guerra Mondiale, oggi conserva intatti gli affascinanti quartieri con le case dei Samurai e le case da tè delle Geishe, i canali dell’epoca Edo e le stradine tortuose, piacevolissime di esplorare. Il must-see è sicuramente il Giardino Kenrokuen, uno dei tre più importanti del Giappone, di rara bellezza, dove si sente, anche se quasi impercettibile, lo scroscio d’acqua che scorre tra le fontane di bambù. Il mercato Omicho, invece, è stato il più grande mercato di prodotti freschi del periodo Edo. Oggi è considerato da tutti il punto di riferimento della cultura gastronomica della città.

8 GIORNO: Kanazawa 

Giornata dedicata alle tradizioni giapponesi. Tra le case da tè di Kanazawa, due meritano una visita: la casa da tè Shima, considerata un testamento prezioso del tempo e designata a bene culturale di Giappone, e la casa da tè Kaikaro. Conquista l’ingresso anche il negozio di foglie d’oro Hakuza che vende prodotti fatti con foglie d’oro. All’interno si trova un magazzino tradizionale giapponese trasformato in una sala da tè completamente ricoperto, anche questo, da lamine d’oro.

9 GIORNO: Kanazawa – Kyoto 

Il cuore di Kyoto è il Giappone che si immagina: le Geishe e le case da tè; i giardini zen e gli alberi di ciliegio; una porta sul misterioso passato del Paese del Sol Levante. Capitale del Giappone per più di un millennio, è la città che mantiene intatto più di altre il suo fascino imperiale e sono le scene di vita quotidiana che ne fanno una città eccezionale. Nota come “la città dei mille templi“, se ne contano circa 2.000. Essendo stata quasi interamente risparmiata dalla Seconda Guerra Mondiale, è considerata il più grande reliquiario della cultura giapponese e per questo inserita nei siti protetti dall’Unesco.

10 GIORNO: Kyoto 

La giornata è dedicata interamente a questo scrigno fatto di di templi e giardini. È prevista una visita al Santuario di Fushimi Inari, il sentiero costeggiato da centinaia di torii rossi che è una delle immagini da cartolina più famose del Giappone. Unico nel suo genere, Fushimi Inari è il Tempio più antico, costruito ancora prima della nascita di Kyoto. Si prosegue con la visita del Castello Nijo, edificato per essere la residenza ufficiale dello Shogun, poi del Padiglione d’Oro, un must-see della città, dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Ben nascosto ai piedi delle montagne, è il monumento che accoglie il più alto numero di visitatori in tutto il Giappone. Si termina con una passeggiata a Gion, il famoso quartiere delle Geishe, con gli antichi ryokan e negozi dell’artigianato tradizionale.

11 GIORNO: Kyoto

Tempo libero a disposizione per visitare il quartiere di Higashiyama, il luogo ideale in cui riscoprire il fascino della Kyoto più tradizionale, tra viali in pietra e case basse di legno. Qui svetta Kiyomizudera, Tempio dell’Acqua Pura. Annoverato tra i templi più antichi della città, è Patrimonio dell’Unesco e finalista delle Sette Meraviglie del Mondo. Questa incredibile costruzione in legno, sospesa su palafitte e con la città sullo sfondo, è molto amata dai Giapponesi durante la fioritura dei ciliegi e in autunno per via dei colori intensi che tutto il circondario assume. La sua terrazza in legno, alta 13 metri, affaccia sulla cascata Otowa suddivisa in tre torrenti, ognuno dei quali ha particolari “proprietà terapeutiche”: longevità, salute e saggezza. Si può bere l’acqua dalle tre cascate usando gli appositi recipienti ma attenzione a non essere ingordi, bisogna bere al massimo da due canali per non attirare la sventura. Dietro la sala principale dello Kyomizudera si trova il Santuario Jishu, dedicato alla dea dell’amore. Formato da due rocce, si dice che chi parta da una di queste ad occhi chiusi e riesca a raggiungere l’altra ottenga fortuna in amore.

12 GIORNO: Kyoto – La Passeggiata del Filosofo

In giapponese si chiama Tetsugaku-no-michi e si estende per circa 2 chilometri lungo un canale partendo dal Tempio Ginkaku-ji fino ad arrivare al Tempio Nanzen-ji. Per percorrerla tutta ci si impiega circa mezz’ora. È un sentiero molto suggestivo perché fiancheggiato in primavera dagli alberi di ciliegio in fiore mentre ad inizio estate è pieno di lucciole. Il nome è legato al famoso filosofo Nishida Kitaro che percorreva quotidianamente questa strada per recarsi all’Università meditando su importanti questioni filosofiche. Pernottamento in ryokan, l’alternativa al classico hotel che simboleggia la vera ospitalità giapponese. Varcarne la soglia significa fare un salto indietro nel tempo, esattamente a 4 secoli fa. Attualmente un ryokan mantiene ancora gli elementi tradizionali, cioè i pavimenti formati da tatami, il bagno all’esterno della camera, un giardino in cui si può trovare un padiglione dedicato alla cerimonia del tè. Il servizio è estremamente personalizzato, cioè l’ospite viene affidato alle cure di una nakai, una cameriera esperta di solito anziana, che lo accompagna in camera, gli serve il tè di benvenuto, lo intrattiene per cercare di capirne le esigenze, raccoglie le ordinazioni per le bevande che accompagnano la cena, lo conduce a fare il bagno sia che si tratti di onsen che di ofuro.

13 GIORNO: Kyoto – Hiroshima 

Partenza in treno ad alta velocità per Hiroshima. Sebbene l’incantevole mare interno e la costa puntellata da villaggi deliziosi rappresentino le principali attrazioni della regione, è soprattutto la storia contemporanea che porta i visitatori a Hiroshima, bersaglio della prima bomba atomica quel fatale 6 agosto 1945. Per ricordare questo spaventoso evento, milioni di persone visitano ogni anno il parco del Memoriale della Pace, il Museo e il Genbaku Domu, l’unica struttura rimasta in piedi dopo l’esplosione e per questo dichiarata Patrimonio dell’Umanità.

14 GIORNO: Hiroshima – Osaka

Osaka, città portuale, fin dagli albori della sua storia rappresentò l’ingresso al Giappone per viaggiatori e mercanti provenienti dalla Cina, dalla Corea e dal resto dell’Oriente. Attraverso il suo porto giunse un immenso patrimonio di conoscenze, usanze, invenzioni e credenze. Dopo i bombardamenti dell’ultima guerra mondiale che l’hanno praticamente rasa al suolo, dell’antico passato resta poco nel suo aspetto architettonico. Ciò che è sopravvissuto, o è stato ricostruito, rimane di grande bellezza: il Castello Osaka-jo; il Grande Santuario di Sumiyoshi; alcuni quartieri tradizionali. Oltre ad essere nota per la cucina, Osaka vanta una delle maggiori porte di accesso moderne al Paese, vale a dire l’aeroporto internazionale Kansai, progetto di Renzo Piano, costruito su un’isola artificiale per resistere a terremoti e tifoni. L’aeroporto è considerato uno dei migliori monumenti di ingegneria civile mondiale tanto da essere stato inserito nella classifica dei World Airport Awards per la bellezza del suo design.

15 GIORNO: Osaka – Pechino 

Trasferimento in aeroporto, disbrigo delle formalità di imbarco e partenza con volo CA 98 delle ore 13:50 diretto a Pechino. Un antico proverbio dice: “Anche un viaggio di mille leghe comincia con un passo”. In Cina ogni viaggio è sempre il primo. Paese 30 volte l’Italia con 5 diverse fasce climatiche, una incredibile varietà di ambienti, tradizioni, lingue, culture, la Cina è insieme modernità e tradizione, una storia millenaria ed una economia rampante. Terzo Paese al mondo per dimensioni ma primo come numero di abitanti (1.351.000.000 persone, 26 gruppi etnici, 292 lingue), il Pese è una superpotenza planetaria ma è anche l’ultima delle grandi misteriose civiltà del passato, frontiera della globalizzazione e culla di tradizioni millenarie.

16 GIORNO: Pechino

Grazie al suo ruolo di capitale e protagonista nella storia da più o meno tremila anni, Pechino, chiamata Beijing in patria, getta una lunga ombra sul resto della Cina: il suo fuso orario viene applicato in tutto il Paese senza tenere conto dei meridiani; il suo dialetto è la lingua nazionale ed anche luoghi lontani come il Tibet sono costretti a fare riferimento al Governo centrale per qualsiasi questione. Nel caso di Pechino vale più che mai il detto secondo il quale la capitale di una nazione non riflette la natura del resto del Paese: Pechino è la vetrina della Repubblica Popolare Cinese, una città ordinata con viali lunghi e diritti attraversati da tortuose stradine. I luoghi di interesse turistico situati su questi viali sono facili da trovare, mentre è praticamente impossibile scovare quelli nascosti tra le viuzze. Intera giornata dedicata alla visita della Grande Muraglia nel tratto Mutianyu, meno affollato e valorizzato dalla presenta di un maggior numero di torri di guardia. Capolavoro di ingegneria difensiva tra le più maestose del mondo, oltre ad essere quella in assoluto più lunga del mondo (21.196 chilometri), è stata costruita più di 2000 anni fa. Considerata una delle “sette meraviglie del mondo antico”, nel 1987 è stata inclusa nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Il progetto di costruzione della Grande Muraglia Cinese è il più grande in termini di tempo e costi. Moltissimi hanno perso la vita durante la sua realizzazione nel corso dei secoli e delle dinastie. Gli operai furono per lo più soldati, contadini, prigionieri e ribelli e chi moriva veniva seppellito tra le mura in costruzione. Visita della Via Sacra di Pechino che conduce alle tombe della Dinastia Ming dove si trovano ben 36 statue – allegoria della strada verso il paradiso – chiamata Via delle Figure in Pietra. Il loro significato era quello di proteggere il sonno eterno degli Imperatori.

17 GIORNO: Pechino

Visita della città di Pechino. Si comincia con la famosa e centralissima Piazza Tienanmen o “Piazza della Porta della Pace Celeste”. Con i suoi 40 ettari di estensione è la piazza più grande del mondo: 800 metri di lunghezza e 500 metri di larghezza e può ospitare al suo interno circa un milione di persone. Data la vicinanza al Palazzo dell’Assemblea Nazionale, è sempre circondata dalle forze armate. Durante i congressi o gli eventi politici importanti viene spesso chiusa al pubblico, talvolta anche senza preavviso. Fino al 1911, cioè fino alla caduta dell’Impero, la piazza non esisteva. Quando il popolo voleva protestare contro il Governo, si radunava qui. A Nord si trova l’omonima Porta Tienanmen, alta quasi 35 metri, sul cui tetto spiccano luccicanti tegole smaltate di colore giallo mentre il resto dell’edificio è colore rosso intenso. Prima della Porta Tienanmen si trovano il Ponte delle Acque Dorate e le cosiddette Huabiao, un paio di colonne ornamentali di marmo bianco con dei draghi disegnati. Tutte le più importanti celebrazioni di corte inclusero il passaggio attraverso questa porta: l’incoronazione dell’Imperatore, i matrimoni imperiali, il rito dell’Imperatore che va in battaglia. L’ingresso ha cinque aperture. Durante le dinastie Ming e Qing, il passaggio al centro era riservato all’Imperatore, gli ufficiali di alto rango e le imperatrici, le concubine, i principi e le principesse potevano entrare nella Città Proibita solamente attraverso i passaggi laterali, mentre alla gente comune era assolutamente proibito entrare a palazzo. Ecco il perché del nome “Città Proibita”. Si prosegue con la visita del Tempio del cielo Tian Tan. Gli elementi architettonici dell’edificio rappresentano una simbologia dell’universo ed una sorta di ecosistema cosmico che permetteva all’uomo di entrare in comunicazione con il cielo.

18 GIORNO: Palazzo d’Estate

Attaccato, danneggiato e saccheggiato nel corso dei secoli, il Palazzo d’Estate è tra i posti più affascinanti di Pechino, un luogo di rara bellezza che anticamente era un grande giardino reale, ampliato e arricchito con il tempo per divenire una residenza più consona, durante i mesi caldi dell’anno, per tutta la corte imperiale. I padiglioni, i templi e i corridoi completamente immersi nella natura, che si sviluppa intorno al Lago Kunming, regalano un ambiente idilliaco, tanto da ospitare alcuni cerbiatti che, abituati, spesso si avvicinano ai visitatori.

19 GIORNO: Pechino – Dubai

Trasferimento in aeroporto, disbrigo delle formalità di imbarco e partenza con il volo EK 309 delle ore 07:25 diretto a Dubai. Trasferimento privato in Hotel. L’Emirato di Dubai, chiamato anche “porta tra Oriente e Occidente”, è capace di coniugare tradizione ed eredità del passato da una parte e modernità e raffinatezza dall’altro. La fama che Dubai è andata conquistandosi nei diversi campi le è valsa vari appellativi: da “Venezia del Levante”, in virtù della sua posizione sul Creek a “Hong Kong” del Medio Oriente”, grazie alla sua dinamicità nel campo degli affari; da “Città dell’Oro”, per la brillante industria gioielliera a, ovviamente, “Capitale mediorientale dello shopping”, date le ottime opportunità di acquisto. Vero e proprio melting pot di culture, Dubai ospita una popolazione che riunisce più di 140 nazionalità diverse. Con i suoi hotel dalle forme avveniristiche, Dubai è divenuta il simbolo stesso della modernità e del lusso, quasi un’anticipazione della città del futuro.

20 GIORNO: Visita di Dubai

Tra le dune del deserto dei sette Emirati Arabi spunta questa città fatta di grattacieli, giardini artificiali e mall: il Dubai Mall, con il suo celebre acquario; il Burj Khalifa, un grattacielo alto 800 metri; il Burj Al Arab, l’iconica vela nonchè l’hotel più fotografato al mondo; il Souk Madinat Jumeirah che, a dispetto del nome, è un grande centro commerciale con negozi di souvenir lussuosi affiancati da gioiellerie e ristoranti; The Palm e The World, una serie di isole che, nell’insieme, prendono rispettivamente la forma di una palma e del mondo, visibili persino dallo spazio. Infine il Creek. Lungo le sue sponde si osserva la vita vera di chi non ha la fortuna di lavorare nei grattacieli. Barche di pescatori, piccoli negozi e botteghe, un mondo totalmente diverso da quello che si vede nelle cartoline di Dubai e poco pubblicizzato perché rappresenta l’antitesi del lusso di cui la città si fa icona.

21 GIORNO: Dubai – Roma

Trasferimento in aeroporto, disbrigo delle formalità di imbarco e partenza con volo EK 95 delle ore 15:45 diretto a Roma Fiumicino. Arrivo previsto alle ore 20:05